Cover Crop

In un’agricoltura moderna attenta ai temi della tutela ambientale, con il termine Cover Crop o coltura di copertura, si intende l’impianto di una coltura erbacea con lo scopo primario di proteggere il terreno o, nel caso del sovescio, di aumentarne la fertilità.

La pratica è finalizzata a:

  • combattere l'erosione;
  • limitare il compattamento;
  • migliorare la struttura del terreno;
  • bloccare il dilavamento degli elementi nutritivi;
  • incrementare i nutrienti (azoto fissazione);
  • limitare lo sviluppo delle erbe infestanti;
  • incrementare la sostanza organica;
  • aumentare l'attività biologica del suolo.

Le Cover Crop rientrano nelle pratiche di "agricoltura conservativa" che vengono sostenute dall’Unione Europea, tanto da usufruire già di aiuti diretti nell’ambito di PSR regionali. Il Dott. Davide Misturini collabora con la Padana Sementi Elette s.r.l. per la fornitura di sementi dedicate a questa importante pratica agronomica.

Le colture annuali si possono suddividere in tre diverse tipologie.
 

Colture per arricchimento di azoto 

Le leguminose, con la simbiosi radicale con i batteri azoto fissatori (rizobi), convertono l’azoto atmosferico in azoto organico. La biomassa prodotta è inoltre caratterizzata da basso rapporto C/N e da rapida degradabilità nel terreno. Sono disponibili le seguenti leguminose:

  • trifoglio incarnato (Trifolium incarnatum);
  • trifoglio  Alessandrino (Trifolium alexandrinum);
  • veccia comune e villosa (Vicia sativa e Vicia villosa);
  • favino (Vicia faba);
  • lupino (Lupinus angustifolius);
  • vigna cinese (Vigna unguiculata, sin. sinensis).
     

Colture con attività bioacida

Nematodi e funghi patogeni del terreno sono un problema risolvibile senza l’utilizzo di prodotti chimici, sfruttando le naturali doti di alcune specie coltivate. Sono disponibili le seguenti colture:

  • rafano nematocida (Raphanus sativus oleiformis);
  • senape (Sinapis alba);
  • rucola nematocida (Eruca sativa).

La biofumigazione è una pratica che sfrutta sostanze attive prodotte da alcune specie vegetali, che vengono liberate nel terreno in seguito a trinciatura e interramento, con effetti fumiganti comparabili a trattamenti fatti con prodotti chimici. Queste sostanze svolgono effetto tossico contro importanti parassiti animali (nematodi ed insetti terricoli) e fungini del suolo.
 

Colture per l'incremento dell'hummus stabile e miglioramento della struttura del suolo 

Le colture con un alto contenuto in fibre e alto rapporto C/N vengono impiegate per incrementare l’hummus stabile. Non cedono rapidamente azoto e nutrienti, ma permettono la formazione di hummus stabile e migliorano la fertilità nel lungo periodo (riserva di sostanze, miglioramento fertilità fisica e biologica). Le specie con apparato radicale sviluppato e profondo, ad esempio le Brasicacee, permettono di incrementare la porosità del suolo e la sua permeabilità ad acqua ed aria.

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